Il viaggio del sale dalle moie di Volterra al Magazzino del sale di Empoli.

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Il Mulino del sale macinava il sale?
Perché a Empoli c’era anche il Magazzino del sale rosso?
Perché Via Ridolfi si chiamava Via degli Asini?

 Giovedì 21 maggio Carla Giuseppina Romby (insegna Storia dell’Architettura all’Università di Firenze) risponderà a queste domande e illustrerà, con dovizia di immagini, il viaggio del sale dalle moie di Volterra a Empoli, sede di uno dei Magazzini del sale più importanti del Granducato di Toscana.

 L’incontro si terrà al Museo del vetro (già Magazzino del sale) alle 21,30; è il secondo appuntamento di “Parole e musica nei musei”: infatti la seconda parte della serata sarà dedicata a Mozart (con la Banda Bassetti Trio). Leggi tutto

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Presentazione del libro sull’anarchico Oreste Ristori. Venerdì 24 aprile al Cenacolo degli Agostiniani.

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invito presentazione libro oreste-ristoriSi conclude un percorso di valorizzazione sulla figura dell’empolese Oreste Ristori con la presentazione del libro Oreste Ristori: vita avventurosa di un anarchico tra Toscana e Sudamerica di Carlo Romani (professore di Storia Contemporanea alla Università di Rio di Janeiro), in cui emerge lo spessore del personaggio nel più ampio contesto dell’emigrazione in America Latina di anarchici e comunisti italiani, e toscani in particolare, tra la fine del Ottocento e i primi decenni del Novecento. Leggi tutto

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Il recupero dell’area ex Vitrum a Empoli

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07 tripoli
Una veduta dell’area di via Tripoli.

Il progetto di recupero proposto è nato dalla volontà di restituire alla città di Empoli uno spazio integrato all’interno del suo tessuto urbano, in un’area dismessa di tipo produttivo, dove i manufatti costituiscono un pericolo vero e proprio per i cittadini, a causa dei loro continui cedimenti strutturali, mettendone a repentaglio l’incolumità. Nonostante ciò, essi rappresentano una preesistenza, impossibile da non considerare nella progettazione di un nuovo isolato che dialoghi adeguatamente con il contesto. Leggi tutto

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Nino Bezzi (1882-1961). Fine letterato e uomo generoso – Parte Terza

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Rivista Arno
Una prima pagina della rivista Arno, di cui Nino Bezzi fu direttore nel 1912.

Molto probabilmente proprio la persecuzione subita dopo il 1924 spinse Bezzi ad allontanarsi da Empoli: Mario Bini pone al 1926 un suo viaggio nel Sud America. Bezzi aveva subìto anche la revoca della licenza di pubblicista, allontanato dunque dall’attività di giornalista, così brillantemente esercitata nel 1912 come direttore del settimanale «Arno». Sembra che durante il fascismo poté scrivere per i circoli delle Associazioni venatorie: era infatti un uomo appassionato e competente in questa attività. Leggi tutto

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Nino Bezzi (1882-1961). Fine letterato e uomo generoso – Parte Seconda

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Copertina Empoli nel 2000
Nino Bezzi, “Empoli nel 2000”. Monologo per teatro recitato al “Tommaso Salvini” di Empoli nel 1911.

Nino Bezzi, 42 anni nel 1924, era presidente dell’Associazione Combattenti e Reduci a Empoli.

Tra i punti che i fascisti desideravano per completare il totalitarismo in Italia c’era quello di fare di tale Associazione, a partire dal suo livello nazionale, una appendice dello stesso programma fascista. Poco dopo la scomparsa di Matteotti, nel clima risoluto che le opposizioni andavano manifestando in quell’estate, il Congresso Nazionale dell’Associazione, svoltosi ad Assisi a partire dal 27 luglio, aveva respinto il tentativo di uniformare i reduci ai fascisti. Un ordine del giorno di “condanna dei metodi e dei fini fascisti” fu illustrato al re dal pluridecorato generale Ettore Viola, già comandante degli “arditi” nella primavera 1918 sul M. Grappa. La colonizzazione della memoria intorno alla recente guerra era evidentemente giocata dai fascisti in vista di un futuro da affrontarsi con compattezza spregiudicata, al servizio delle decisioni centrali, a costo di fratture interne e di sopraffazioni. Leggi tutto

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Nuovo appuntamento con il “Venerdì in Archivio” per giovedì 26 marzo

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Microsoft Word - invito marzo 2015.doc

Il prossimo giovedì 26 marzo torna il consueto appuntamento con il “Venerdì in archivio”, dedicato questa volta alla presentazione di una tesi di laurea sul “Recupero dell’area Vitrum a Empoli: progetto di riqualificazione e considerazioni energetiche relative all’utilizzo di pareti vegetali”.

La tesi di laurea specialistica in Ingegneria edile – Architettura, discussa nell’anno accademico 2013/2014 presso l’università di Pisa da Daniele Madonia, ingegnere neolaureato, illustra, attraverso immagini storiche e di progetto, i cambiamenti intervenuti in questo polo di produzione vetraria, così familiare a tutti gli empolesi. Leggi tutto

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Qualche parola sulla storia del blog: da Palazzo Ghibellino al web

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Vecchia sede dell'archivio storicoIl sito blog “Empoliestoria” è nato con lo scopo di valorizzare le attività svolte dall’archivio storico e dall’Associazione Amici dell’Archivio e di promuovere la conoscenza di studi e ricerche in ambito locale e dei relativi materiali.

Il nome del blog risale al 2004, quando l’Archivio storico si trovava ancora nel Palazzo Ghibellino, ed era stato scelto da un gruppo di lavoro composto da  frequentatori, operatori dell’archivio storico e soci dell’Associazione archeologica Medio Valdarno, che si sarebbe dovuto occupare, per l’appunto, di Empoli in rapporto alla sua storia e alla storia generale.
Sempre in quel periodo fu registrato per la prima volta il dominio web  www.empoliestoria.it ma non divenne operativo, per le difficoltà connesse alla fase, lunga e complessa, del trasferimento dell’archivio nei nuovi locali. Leggi tutto

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Il volo del ciuco: parlano i documenti. Storia e leggenda – Parte seconda

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L'empoliere_volo del ciuco

La leggenda

Secondo una tradizione inveterata, che tuttavia non ha alcun fondamento, il volo del ciuco a Empoli avrebbe avuto inizio come sberleffo contro i Sanminiatesi nel 1397, all’indomani della fallita ribellione di questo comune al dominio della repubblica fiorentina, fallimento a cui gli Empolesi, ed in particolare tal Cantino Cantini da Monterappoli, avevano dato un notevole contributo.


La leggenda nacque nel secolo XVII e trovò subito un seguito pressoché unanime, anche fra l’élite colta della città. Si basava su un poemetto eroico-comico di Ippolito Neri (1652-1709), intitolato La presa di Saminiato, che si colloca all’interno di un filone letterario in voga nei secoli XVI-XVII.
Il Neri traeva spunto per il suo poema da un episodio realmente accaduto nel 1397, la riconquista di San Miniato da parte della repubblica fiorentina, con il concorso determinante dei soldati inquadrati nella lega d’Empoli, ma forzava volutamente il dato storico e lo arricchiva di aneddoti inventati appositamente per suscitare l’ilarità del pubblico.
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Il volo del ciuco: parlano i documenti. Storia e leggenda – Parte prima

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immagine volo del ciuco Per secoli a Empoli il volo del ciuco fu uno spettacolo popolare molto seguito, strutturalmente collegato, insieme alla processione e ad altre manifestazioni di contorno, alla festa del Corpus Domini. La festa nell’età preindustriale era un evento molto importante e carico di significati per gli abitanti di una comunità: offriva occasione di svago, ma anche l’opportunità di rinsaldare il senso civico e la consapevolezza di appartenere ad una comunità. La festa soddisfaceva il bisogno di evasione da una condizione umana precaria, dalla lotta per la sopravvivenza; era l’intervallo dalla quotidiana fatica del vivere, con atteggiamento ludico ma anche meditativo. Leggi tutto

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Sorvegliare e tutelare. L’amministrazione del territorio empolese durante il principato mediceo

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Stemma Principato MediceoVenerdì 31 ottobre 2014, ore 17, Auditorium Palazzo Pretorio

Gabriele Beatrice, Sorvegliare e tutelare. L’amministrazione del territorio empolese durante il principato mediceo

In che modo è stato amministrato il territorio empolese sotto il Granducato mediceo? Attraverso quali direttrici, con quali uomini e metodi i Medici hanno governato la terra di Empoli e le comunità circostanti? Si può parlare di un “buongoverno mediceo”, capace di “inventare” la Toscana e rendere Empoli la città che oggi conosciamo? Leggi tutto

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