Il vicolo della ‘Beppa’ e il vicolo del Poggini: proposte di riqualificazione nell’area tra tra la piazza della Collegiata e Via de’ Neri 150 anni fa

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vicolo beppa chiaro
ASCE, Postunitario, Atti del magistrato…, 3/1, tav. 2 allegata alla perizia dell’ingegnere comunale 10 gennaio 1865

Curiosando tra le carte di archivio abbiamo potuto riscontrare la presenza ad Empoli di un vicolo della Beppa, da identificare con il passaggio coperto recentemente riaperto dall’amministrazione comunale che mette in collegamento via Giuseppe Del Papa con via dei Neri, in corrispondenza dell’ingresso alla biblioteca comunale, un tempo noto anche come vicolo S. Stefano (ASCE, Preunitario, Comunità 610, Stradario generale de’ lastrici…., 1863) o vicolo dei Frati.

La singolare denominazione si trova citata all’interno di una lettera, datata 19 dicembre 1865, in cui un gruppo di cittadini, tra cui molti esponenti del notabilato locale come Antonio Vannucci e Carlo Del Vivo, inoltrano al gonfaloniere e al consiglio comunale di Empoli la richiesta di allargamento del Chiassetto del Poggini e chiusura dei vicoli di Malacucina e, appunto, della Beppa. Leggi tutto

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“Battesimi forzati a Empoli tra diciassettesimo e diciottesimo secolo. I casi di Ester e Salvadore Ravà” in una ricerca di Samuela Marconcini, premiata dall’Istituto Sangalli di Firenze in Palazzo Vecchio

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Disegno della sede della Pia Casa dei catecumeni di Firenze tra il 1716 e il 1792, quando dalla primaria ubicazione in via del Palazzuolo venne spostata di fronte al monastero di San Silvestro, in Borgo Pinti. Sotto l’edificio n° 3 si legge: «Casa pia dei catecumeni, ove si ricevono li infedeli»; sotto l’edificio n° 4: «Altra Casa dei Catecumeni appigionata al Signor Girolamo d’Emigliani di diretto dominio della pia Casa dei catecumeni». Archivio di Stato di Firenze, Compagnia, poi Magistrato del Bigallo, II versamento, f. 1161, fasc. 11

Samuela Marconcini affronta questo argomento nella sua ricerca La Casa dei catecumeni di Firenze. Storia di un’istituzione per le conversioni al cattolicesimo, tra Seicento e Settecento, premiata dall’istituto Sangalli di Firenze.

Mercoledì 24 febbraio alle ore 15 si svolgerà a Palazzo Vecchio, nella sala Macconi (ex sala Incontri) la premiazione dei testi vincitori del bando premio dell’istituto Sangalli per la storia religiosa. Tra i premiati, anche la nostra concittadina Samuela Marconcini, autrice de La Casa dei catecumeni di Firenze. Storia di un’istituzione per le conversioni al cattolicesimo, tra Seicento e Settecento. “L’opera – ci spiega l’autrice – cerca di ricostruire un quadro coerente e per quanto possibile completo del fenomeno delle conversioni al cattolicesimo che ebbero luogo a Firenze tra il XVII e il XVIII secolo, integrando in uno studio complessivo i risultati emersi da una serie di fonti che finora erano state utilizzate soltanto parzialmente. La curiosità principale che ha dato il via alla ricerca è stato il tentativo di capire perché a Firenze venne aperta una Casa dei catecumeni “soltanto” nel 1636, e a quali reali interessi rispondesse una decisione del genere. In mancanza di documenti relativi a questa fase iniziale della sua attività, preziosi informazioni sono arrivate dall’analisi della figura del fondatore padre Alberto Leoni e delle relazioni da lui stabilite nella Firenze dei primi decenni del Seicento, cosa che ha permesso di spostare successivamente l’indagine al periodo successivo, fino a tutto il Settecento. Leggi tutto

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Il Venerdì in archivio – On line l’incontro dedicato a Emilio Mancini

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mancini emilioConversazioni e confronti su Emilio Mancini. Un intellettuale empolese della prima metà del ‘900, appuntamento di febbraio de “Il Venerdì in archivio”, è ora disponibile sul web, grazie all’impegno di Paolo Pianigiani, tra i curatori dell’incontro.

All’interno del sito curato da Pianigiani, Il Racconto dell’arte, è adesso possibile visualizzare e ascoltare i diversi interventi che hanno animato l’incontro, dedicato ad una delle figure più interessanti del panorama culturale empolese della prima metà del secolo scorso. Leggi tutto

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Conversazioni e confronti su Emilio Mancini, intellettuale empolese della prima metà del ‘900

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Diapositiva 1Al Cenacolo degli Agostiniani un incontro speciale per riscoprire uno dei protagonisti della storia culturale del primo cinquantennio empolese. Si tratta di Emilio Mancini, nato a Empoli nel 1883 e morto a Lucca nel 1947.
La famiglia era di origini modeste e per completare gli studi Mancini si aiutò dando lezioni private. Dopo la laurea in lettere si dedicò all’insegnamento: dapprima a San Miniato, quindi a Livorno, all’Istituto Magistrale: fece carriera, prima diventa Preside poi Provveditore agli Studi. Le sedi lontane da Empoli: Val d’Aosta e Piemonte e, nel secondo dopoguerra, Lucca. Leggi tutto

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Un nuovo numero della rivista “Annali di Storia di Firenze” interamente dedicato a Cosimo I

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Locandina_Cosimo.pdf A 440 anni dalla morte di Cosimo I, la rivista “Annali di Storia di Firenze”, periodico dell’Università di Firenze legato al portale ‘http://www.storiadifirenze.org

‘, dedica un numero monografico a Cosimo I. Nell’ottica di un approccio aperto e multidisciplinare, si incontrano giovani studiosi che firmano contributi specialistici ma che ambiscono a fornire anche un strumento di consultazione e studio per i non addetti ai lavori. In un periodo cruciale per la storia della nostra regione e, in particolare, per il territorio fra l’Arno e il Montalbano, si dipanano all’ombra del primo Granduca di Toscana una serie importante di temi che abbracciano questioni politiche, religiose, artistiche e letterarie. Cura il numero Emanuela Ferretti, che negli anni passati ha dedicato studi e ricerche all’area empolese e al territorio del Montalbano. Leggi tutto

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