Le trasformazioni successive
Dopo la caduta del Fascismo dalla Casa del Fascio dovevano essere soppressi gli emblemi di regime. Spesso in molti edifici del genere tali elementi venivano del tutto eliminati; nel nostro caso l’operazione da fare era molto semplice e fu sufficiente cancellare l’iscrizione sulla fascia di coronamento del prospetto e presentare la foto di Togliatti ben visibile in asse con l’ingresso, quasi come uno stendardo (fig.1).
Dopo la Liberazione, l’Intendenza di Finanza di Firenze concesse l’edificio in uso alla popolazione di Santa Maria, che lo utilizzò come Circolo popolare. Negli anni Cinquanta si cominciò a costruire nelle sue immediate adiacenze la nuova sede del Circolo, l’attuale Casa del Popolo. Negli stessi anni l’Intendenza di Finanza di Firenze dispose la vendita del vecchio immobile mediante asta pubblica mentre il Circolo aveva manifestato la sua disponibilità ad acquistarlo a trattativa privata o anche ad averlo in locazione.[1]
Nel 1955 anche il Comune di Empoli si dimostrava intenzionato all’acquisto e per questo fu redatta una perizia composta di planimetria e relazione di stima[2] .