Appena fuori del circuito del ‘giro d’Empoli’, via dei Neri rappresenta la principale direttrice viaria dell’area meridionale del centro storico cittadino, dalla parte opposta della parallela via Chiara.
Nel corso dei secoli, il suo nome è stato via via legato alla presenza del complesso conventuale dei frati agostiniani e alle proprietà di importanti famiglie empolesi. La documentazione quattrocentesca [ASFi, Catasto 91 e 184 (1427); ASFi, Catasto 1028 (1480)] attesta la denominazione di via della chiesa dei Frati che si sviluppava, appunto, lungo il fianco settentrionale della chiesa di S. Stefano degli Agostiniani.
L’odonimo permane nelle fonti successive [ASCE, Preunitario, Comunità 13 (1688); ASCE, Preunitario, Comunità 80, «Descrizione della fogna dietro le monache di S. Domenico…»1710; ASCE, Preunitario, Comunità 80, «Descrizione delle case sottoposte all’imposizione della fogna …»1759] insieme al più generico via dei Frati [ASFi, Decima granducale 5753-5755, (1776); V. Chiarugi Della storia d’Empoli, a cura di M. Bini, Empoli 1984: «via dei Frati ossia dei Guiducci, parallela alla via Ferdinanda» (p. 29)] e via S. Agostino, nome con il quale comunemente si identificava la chiesa e l’intero complesso agostiniano. Tale strada è documentata negli elenchi dell’imposizione della fogna della comunità di Empoli del 1710 insieme alla forma più usata di via dei Frati per poi attestarsi come forma principale nelle fonti ottocentesche [ASCE, Preunitario, Comunità 80, «Descrizione della fogna dietro le monache di S. Domenico…» 1710; ASFi, Catasto Generale Toscano, Empoli, sezione D (1820); ASCE, Preunitario, Comunità 578: «Progetto per la nuova disposizione dei banchi del mercato settimanale» 1842; [ASCE, Misc. U. T. 41/5, (1868): Via S. Agostino «dalla via Giudea alla via S. Benedetto»].
Lungo questa via, poco distante dal tracciato meridionale delle mura, si trovavano gli immobili di proprietà di alcune famiglie che dovevano ricoprire un ruolo di prestigio nel tessuto sociale cittadino. È documentata, infatti, nella Decima del 1776 una via dei Guidetti [ASFi, Decima granducale 5755 c. 975v. (1776): «una casa nella Via dei Guidetti» di proprietà di Ippolito, Giuseppe, Francesco Bolognesi Del Nero] da identificare con l’attuale via dei Neri come farebbero presupporre le numerose proprietà ivi esistenti dei Del Nero, poi Neri (M. Bini, I Neri, il Teatro e l’Accademia, «BSE», II, VI, n. 5, 1962, p. 359). Ricordano poi Vincenzo Chiarugi (V. Chiarugi Della storia d’Empoli, cit.: «la via dei Frati ossia dei Guiducci, parallela alla via Ferdinanda», p. 35; ivi, «via dei Guiducci oggi dei Frati» p. 49) e Mario Bini che nella strada aveva il proprio palazzo anche la nobile famiglia spicchiese dei Guiducci il cui nome identificò per lungo tempo la via. I Guiducci commissionarono a Bicci di Lorenzo il polittico per la cappella di San Leonardo nella pieve di S. Andrea, di loro patronato fino al XVII secolo, le cui tavole superstiti sono oggi conservate nel museo della Collegiata[M. Bini, Un po’ di odonomastica locale in chiave storica, «Empoli», a. 8, n. 2 (1967), p. 48].
L’intitolazione di via S. Agostino fu modificata nell’attuale via dei Neri con deliberazione del consiglio comunale del 29 ottobre 1870 «in commemorazione del celebre poeta Ippolito Neri, e dell’illustre di recente compianto […] dott. Lorenzo Neri» (ASCE, Postunitario, Deliberazioni del consiglio I/4), due dei più illustri membri di questa famiglia, la cui residenza e numerose proprietà si trovavano in questa zona.
©Elisa Boldrini – riproduzione riservata
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