L’attuale via Ferrucci fu istituita come via Ferruccio con delibera della giunta comunale del 10 dicembre 1881 (ASCE, Postunitario, Deliberazioni del consiglio I/56, n. 8) cambiando denominazione alla vecchia via San Benedetto, col proposito di celebrare la figura del condottiero Francesco Ferrucci (Firenze 1489 – Gavinana 1530), commissario della Repubblica fiorentina durante l’assedio delle truppe imperiali di Empoli del 1530, che fu crudelmente ucciso da Maramaldo nella battaglia di Gavinana.Via San Benedetto era una traversa senza sfondo di via S. Agostino, ora via de’ Neri, che conduceva al monastero delle monache benedettine della S. Croce, da cui il nome (ASCE, Misc. U.T. 41/5, «Elenco strade comunali….», 23 marzo 1868: Via S. Benedetto «dalla via S. Agostino al muro dell’orto del monastero di S. Croce»).
In via Ferrucci aveva sede la Caserma dei Carabinieri. Il nome del condottiero fu poi esteso alla piazza ricavata tra le abitazioni della via e le mura castellane, in prossimità del bastione sud-occidentale. Qui tra la fine dell’800 e la metà del ‘900 si teneva un mercato di frutta e verdura per il quale fu progettata una copertura atta ad ospitare botteghe alimentari. Ricorda Mario Bini che la via era conosciuta anche come via del Lendine «forse ad indicare […] lo stato miserando degli abitanti delle poche e poco decenti casupole che vi si affacciavano un tempo» [M. Bini, Un po’ di odonomastica locale in chiave storica, «Empoli», a. 7, n. 1 (1966), p. 62].
Nello spazio adibito a mercato a ridosso delle mura il 24 luglio 1944 furono fucilati per rappresaglia dai militari tedeschi 29 cittadini empolesi. In ricordo di questo tragico evento la giunta municipale, su indicazione del locale Comitato di Liberazione Nazionale, propose di cambiare nome sia alla via che alla piazza (delibera della giunta municipale del 6 agosto 1945), incontrando l’opposizione delle autorità fiorentine che non approvarono «la rinuncia al nome di Francesco Ferrucci» (ASCE, Postunitario, Carteggio III/646, lettera della prefettura del 24 dicembre 1945). L’intitolazione al condottiero rimase dunque per la via, mentre la piazza fu denominata piazza XXIV luglio. Il Bini segnala come ancora per lungo tempo la via fu chiamata piazza del Mercato nuovo o piazza degli ortaggi (o della frutta) dal momento che anche nel dopoguerra vi aveva sede un piccolo mercato settimanale (Bini, cit., p. 62).
©Elisa Boldrini – riproduzione riservata
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