L’odierna via del Gelsomino, meglio nota agli empolesi come via dei Forni, permette di abbreviare il nostro caratteristico ‘giro d’Empoli’ mettendo in diretta comunicazione via Giuseppe Del Papa con via del Giglio. Si tratta ancora oggi di una stradina piuttosto stretta e poco illuminata, che delimita un isolato comprendente le abitazioni che si affacciano sulla più nobile via Ridolfi.
Fino ai primi anni dell’Ottocento la strada era denominata via di Malacucina (ASFi, Catasto Generale Toscano, Empoli, sez. D, 1820), odonimo già attestato nella documentazione fiscale quattrocentesca [ASFi, Catasto 91 e 184 (1427); ASFi, Catasto 1028 (1480); ASFi, Decima granducale 5173-5176 (1536); ASCE, Preunitario, Comunità 80, Imposizione della fogna, 1649] e riconducibile, con ogni probabilità, alla presenza di cattivi odori e rifiuti di abitazioni fatiscenti e in precarie condizioni igieniche. Nelle portate dell’imposizione della fogna del 1710 e 1759 (ASCE, Preunitario, Comunità 80) sono registrati i toponimi di chiasso o chiuso di malacucina e via del Gelsomino, mentre la Decima granducale del 1776 sembra chiarire che si riferivano alla stessa via (ASFi, Decima granducale, 1776: «Giulio Ranieri Mattio Gaspero Orlandini Del Beccuto una casa posta […] in via chiamata Chiassetto di Malacucina, ovvero via del Gelsomino»), come confermerà anche Chiarugi (V. Chiarugi, Della storia d’Empoli, a cura di M. Bini, Empoli 1984: «via del Gelsomino ossia chiasso di Malacucina», p. 30).
Esisteva poi un chiassetto del Gelsomino con il quale si indicava lo stretto passaggio, ancora oggi esistente, che collegava direttamente l’omonima via con via Ridolfi (ASCE, Misc. U. T. 41/7, «Elenco strade comunali…», 23 marzo 1868: «Dalla via del Gelsomino alla via S. Giuseppe») che nel 1914 fu chiuso dall’amministrazione pubblica «per ragioni d’igiene, di decoro, di estetica, di moralità e pubblica sicurezza» e successivamente riaperto (ASCE, Postunitario, Carteggio, delibera del 9 maggio 1914).
Nel corso del XIX secolo la via assumerà definitivamente l’attuale denominazione di via del Gelsomino (ASCE, Misc. U. T. 41/7, «Elenco strade comunali…», 23 marzo 1868: «Via del Gelsomino dalla via Ferdinanda alla via del Giglio»), mentre il popolare nome di via dei Forni, ricordato anche da Mario Bini (M. Bini, Un po’ di odonomastica locale in chiave storica, «Empoli», a. 8, n. 2 (1967), p. 49), non trova conferma nei documenti se non in una vaga via del Forno citata nella Decima granducale del 1776 (ASFi, Decima granducale, 1776: 5754 c. 530r. e 5755 c. 1085v), ma non identificabile con sicurezza con la nostra via del Gelsomino.
Elisa Boldrini © riproduzione riservata
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