Giovedì 7 luglio dalle ore 21,30
Inaugurazione della mostra
L’esposizione sarà visitabile fino al 30 settembre e presenta una varietà di oggetti che copre un ampio arco cronologico e che si caratterizza sia per le diverse materie prime utilizzate, sia per tipologia di impagliatura. Dai fiaschi, simbolo delle vetrerie empolesi e “ideale contenitore del vino toscano” alle damigiane – soffiate a bocca o realizzate con lavorazione automatica – rivestite con materiale più resistente e rinforzate nella base con assi di legno modellate in varie fogge. Dalle ampolle agli altri oggetti di “bufferia”: tiraolio, fiasche da ghiaccio, borracce fino alle prime bottiglie industriali per il maraschino e ai raffinati serviti da tavola.
L’attività di rivestizione di fiaschi e bufferia era svolta quasi esclusivamente dalle donne presso il proprio domicilio: un lavoro duro e scarsamente remunerato, ma importante sia per sostenere l’economia familiare quando lavori agricoli e altre attività erano ferme sia per aver costituito un primo consistente nucleo di lavoro femminile. Alle fiascaie sarà dedicata una sezione di immagini e documenti.
Le erbe palustri del Padule di Fucecchio e il vetro di Empoli
Le erbe palustri del Padule di Fucecchioe venivano impiegate sia per l’allevamento del bestiame che per la realizzazione di manufatti anche di uso domestico. Si rivestivano fiaschi e damigiane con “sala”, “vimine”, “gaggia” e “sarello”; si facevano stuoie con le cannucce; i carici si utilizzavano per fare trecce e per impagliare le sedie.
Presentazione e dimostrazione della lavorazione del “sarello” a cura del Centro di Ricerca, Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio
Per finire taglio della torta e brindisi di compleanno
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